èViva Milano Sud Ovest
13 Novembre 2019
In queste ore in Bolivia è in atto un vero e proprio colpo di stato ai danni del Presidente Morales.
Purtroppo si è seguito un copione ben preciso e scritto ben lontano dalla nazione sudamericana e che segue le logiche imperialistiche statunitensi.
L’esercito e la polizia, che appoggiano la minoranza bianca, hanno acceso nel Paese violente rivolte a seguito di presunte accuse di irregolarità elettorali lanciate verso il Presidente Morales.

Un copione identico a quello attuato in Venezuela ai danni del governo Maduro ma con un esito ben diverso.
Grazie ad appoggi esterni e ingerenze estere, Camacho e Carlos Mesa stanno ferocemente cavalcando questa situazione e le forze democratiche del Paese non riescono a tener loro testa.
Una modalità oramai consolidata che colpisce i governi democratici e progressisti quando questi non seguono i dettami imposti da potenze estere; importanti infatti sono stati i provvedimenti del Presidente Morales a favore di una nazionalizzazione delle risorse del Paese nel rispetto dell’articolo 9.6 della costituzione dello Stato Plurinazionale della Bolivia: “promuovere e garantire lo sfruttamento responsabile e pianificato delle risorse naturali”.
La Bolivia è ricca di gas, coltan e soprattutto litio e ciò la rende preda del peggior capitalismo estrattivo che considera le nazioni meramente delle risorse da sfruttare e i popoli che vi abitano un ostacolo a questo progetto.
Chi non vede un interesse economico dietro i fatti accaduti in queste ore non può essere considerato semplicemente miope ma deve essere considerato solidale alle potenze imperialistiche.
Chiediamo quindi alle Istituzioni Italiane ed Europee di prendere posizione e condannare quanto accaduto fino ora.