Francesco Laforgia
èViva – Senatore
Dopo il vertice con i sindacati organizzato da Matteo Salvini al Viminale, alla presenza di Armando Siri ( l’ex sottosegretario indagato per corruzione e per questo rimosso dalla carica), il senatore Francesco Laforgia, di èViva, ha scritto questa lettera al Presidente del Consiglio:
Presidente Conte, ma cos’altro deve accadere per prendere atto di una situazione politicamente insostenibile?
L’incontro di Salvini al Viminale, con le parti sociali, per di più alla presenza di un sottosegretario dimessosi per una vicenda torbida, è la dimostrazione che ogni grammatica istituzionale è ormai saltata.
Non si tratta più di innovazioni politiche di una classe dirigente figlia del tempo nuovo che viviamo. Ma della spregiudicatezza di chi sta giocando una partita tutta politica ai danni della credibilità delle Istituzioni.
Chi ha il compito di rappresentare l’esecutivo, tanto più nelle sedi governative, nel rapporto con le forze sociali, se non il Presidente del Consiglio?
Chi ha il dovere di farlo nel passaggio più delicato nella vita di un Governo che è quello della legge di bilancio?
C’è una dignità da difendere e prescinde dalla sua onorabile persona.
Ed è quella delle istituzioni la cui reputazione non può dipendere da quella di chi le interpreta e le guida pro tempore. Signor primo ministro, venga a riferire in aula per rispetto al Parlamento.
Lo deve a noi parlamentari ma soprattutto lo deve ai cittadini di questo Paese”.